TIRI -IL CAPOLAVORO LIEVITATO
La storia
Nel 1957 nonno Vincenzo apriva la sua piccola bottega immersa nel meraviglioso borgo medievale di Acerenza. Da tre generazioni quel forno non si è mai spento. La famiglia continua la tradizione con papà Michele e con un alleato mai stanco, il lievito madre. I nostri lievitati rappresentano da sempre un punto di forza, i cui sapori antichi si affiancano tuttora alle contaminazioni e alle reinterpretazioni che hanno reso possibile il loro successo. La terza generazione quella di Vincenzo e, successivamente, Giuseppe si dedica ad una intensa ricerca che unisce tradizione e innovazione, caratteristiche imprescindibili per lo spirito della famiglia Tiri.
Da più di sessantanni produciamo artigianalmente e tramandiamo dolci lievitati della tradizione italiana. Nel 2014, 2015, 2016, 2017, 2020 il nostro Panettone è premiato come il Migliore d’Italia, nel 2017 anche la nostra Colomba riceve lo stesso riconoscimento e nel 2020 anche il nostro Pandoro. Ecco cosa siamo: un sunto tra tradizione e innovazione, storia e progresso, attaccamento al territorio ed una accurata selezione delle migliori materie prime. La famiglia, il territorio, la qualità, una ricetta originale: ecco il segreto dell’antica Arte dell’azienda Tiri1957.
Il metodo
Ne parla il maestro Vincenzo Tiri
Abbiamo sfidato la tradizione del Panettone, la cui ricetta storica prevede solo 2 fasi di impasto. Grazie al nostro metodo rivoluzionario con 3 fasi di impasto e 72 ore di lavorazione, abbiamo reinventato il Panettone, rendendolo più soffice, digeribile e profumato.
Il lievito madre uno di famiglia
Il nostro lievito madre, il cui ceppo è nato nella metà degli anni Trenta, è l’anima vera e propria dei nostri dolci lievitati. Nel nostro laboratorio viene rigenerato e mantenuto in vita ogni giorno con la stessa cura e attenzione di sempre.
La lavorazione è un procedimento complesso e delicato che richiede grande abilità e tempi molto lunghi. È l’ingrediente fondamentale che dona a tutti i nostri prodotti una naturale leggerezza, morbidezza e digeribilità anche in assenza di conservanti.
Primo impasto
Dopo un’accurata selezione degli ingredienti, e dopo aver portato a maturazione il lievito madre con una serie di lunghi rinfreschi, si procede con il primo impasto, chiamato anche “impasto bianco” composto da farina, acqua, zucchero, lievito madre e burro. L’impasto dovrà riposare per almeno 14 ore.
Secondo impasto
Dopo che il primo impasto è giunto a lievitazione, si aggiunge al composto un altro ingrediente fondamentale: i tuorli d’uova fresche.
Con l’aggiunta di altro zucchero e burro, si ottiene quindi una nuova amalgama che verrà fatta lievitare ancora una volta per almeno 14 ore.
Terzo impasto
Nell’ultimo impasto si aggiungono al precedente: farina, zucchero, miele, uova, bacca di vaniglia e aromi naturali. L’impasto sarà completato dall’aggiunta finale di burro, sale, frutta o cioccolato.
Il composto riposerà ulteriormente negli stampi, per almeno 10 ore, in attesa di essere infornato.
Dopo 72 ore di lavorazione
Al terzo giorno di lavorazione, dopo la cottura e il successivo raffreddamento per almeno 16 ore a testa in giù, il prodotto è pronto per arrivare nelle vostre case ed essere degustato.
Così avrete la possibilità di assaporare un Panettone unico, estremamente soffice, fragrante e digeribile.
Il Panettone più premiato d’Italia
ecco quì le meravigle lievitate…